Le criptovalute possono avere successo in Italia?
11 Novembre 2019Ormai non è più un mistero: il mondo delle criptovalute è diventato così tanto ampio da non poter essere più sottovalutato o considerato come cosa di pochi. Se in passato, come ben sottolinea criptovalute24.com, le monete virtuali potevano essere pensate come lo strumento di nerd o amanti delle piattaforme digitali, è bastato l’interessamento mediatico (con gli annessi servizi televisivi e non solo) a dimostrare che il mondo delle monete virtuali può avere un grande trasporto e diventare parte integrante dei mercati bancari a cui tutti sono abituati secondo delle composizioni differenti. Se è chiaro che i dati riguardanti le criptovalute sono sempre più in crescita, è significativo anche l’interessamento mostrato da parte dell’Italia che, date le parole di Giulio Tremonti, si affaccia in maniera piuttosto interessante al mondo delle criptovalute, compiendo un passo avanti verso la conoscenza e l’integrazione della moneta.
Le criptovalute in Italia possono avere futuro?
Evitare di rapportarsi, anche categoricamente, ad un determinato mondo è praticamente impossibile. Si tratta di fare i conti con la realtà, di considerare tutto ciò che rientra non soltanto nel campo di interesse dei molti, ma anche degli effetti che questo stesso interesse può avere nel mondo dell’economia, dell’investimento e del mercato. Le parole di Giulio Tremonti, uno dei nomi italiani che più si è soliti associare all’economia della penisola, forniscono un passo in avanti significativo in questo campo, essendo finalizzate alla comprensione e all’integrazione delle monete virtuali.
Questo è quanto è stato dichiarato dall’ex Ministro e attuale presidente di Aspen Institute Italia: “Ci sarà un passaggio dalle vecchie monete alle nuove monete. Credo che sarà così, non so dirvi quando. Credo che i vostri figli vedranno un mondo in cui la moneta sarà estratta in maniera diversa.” . E ancora: “In un futuro prossimo o meno prossimo, i cittadini cederanno porzioni di sovranità a top player come Facebook. Perchè se a chiederlo è un sistema over the top, crediamo che fornendo una porzione d’identità stiamo facendo la cosa giusta, perché in cambio ci offrono qualcosa. E così diventa vero quello che hanno loro e falso quello che hai tu.”
La Cina lancerà una nuova criptovaluta?
Se guardando all’Italia si possono fare determinate considerazioni riguardanti il futuro del paese e l’integrazione e il progressivo inserimento nel mercato delle criptovalute, è anche guardando all’esterno che possono essere effettuati opportuni ragionamenti, sempre soffermandosi su di una materia che rientra ormai nel campo dell’attuale.
La notizia del lancio di una criptovaluta da parte della Cina non è stata certamente tralasciata in quanto tale, ma considerata in tutti i suoi aspetti, positivi o negativi che siano. Tremonti ha dichiarato, a proposito: “Non credo esista un ragionamento possibile, attuale, istantaneo e sicuro. Il mondo si sta dividendo tra la repubblica degli Stati Uniti e il dispotismo digitale della Cina. Il sistema cinese è un sistema di controllo assoluto. Credo che quella cinese sia una tecnica di controllo, non una tecnica finanziaria.”
Quanto alla considerazione del mercato decentralizzato del Bitcoin, l’ex Ministro dell’Economia italiano ha affermato quanto segue: “Sono il futuro e non lo puoi fermare. Detto questo Bitcoin non ha un regime legale certo, e questo è chiaramente un fattore di ostacolo. Secondo le regole contabili sono un bene da mettere in bilancio. Ma se si tratta di un bene da mettere in bilancio, quando lo si cede è necessario applicare l’IVA? È ancora un’area di grande incertezza.”