
Installazione di un ascensore in un condominio: consigli e normative
21 Novembre 2020Per chi abita in un condominio potrebbe essere davvero indispensabile servirsi di un ascensore. Utilizzando l’ascensore, infatti, si ha la possibilità di raggiungere facilmente e senza molta fatica il proprio appartamento, anche quando questo è collocato in un piano più alto. Poter disporre di un ascensore in un condominio è molto vantaggioso, perché favorisce assolutamente la mobilità. Ce ne possiamo accorgere più direttamente quando per esempio dobbiamo salire le scale con dei carichi o quando abbiamo esigenze particolari, come quelle ad esempio di un trasloco. Eppure non tutti gli edifici hanno un ascensore, che per esempio non è presente nei condomini più antichi. Si può rimediare comunque installandone uno. Ma come fare? Quali normative tenere presenti? Ti diciamo tutti i dettagli.
Scegliere un ascensore interno o uno esterno?
Quando si tratta di scegliere un ascensore, tieni in considerazione la manutenzione ascensori multimarca, anche per scegliere la tipologia più giusta, considerando anche questo punto di vista.
Ci sono infatti vari modelli di ascensore e una prima differenza la possiamo individuare in quelli da interno, che differiscono per certe caratteristiche da quelli da esterno.
Quando si tratta di scegliere fra queste due opzioni entrano in gioco molti fattori. Intanto ci sono delle valutazioni di carattere estetico e poi si deve considerare se all’interno dell’edificio è possibile creare un vano per l’ascensore.
In genere la maggior parte dei condomini sceglie di installare un ascensore interno, ma specialmente negli ultimi anni aumentano sempre di più i casi che invece sono più propensi per l’ascensore esterno.
La procedura per l’installazione, sia per quanto riguarda l’esterno che l’interno, è quasi simile. Più che altro la scelta è appunto determinante in base allo spazio a disposizione all’interno dell’edificio.
Valutiamo anche il fatto che un ascensore da esterno modifica l’impatto estetico del fabbricato. Quindi spesso non è opportuno installarlo in immobili che hanno un certo pregio dal punto di vista storico e artistico.
Quali norme tenere presenti
Per quanto riguarda l’installazione di un ascensore ci sono delle specifiche norme da rispettare. L’aspetto normativo riguarda l’approvazione dell’intervento e la ripartizione delle spese.
In fin dei conti non dobbiamo dimenticare che l’installazione di un ascensore si caratterizza come un intervento strutturale che può incidere apportando modifiche all’immobile, riducendo anche gli spazi comuni.
Quando ci sono diversi proprietari in un condominio, bisogna avviare una procedura specifica per ottenere il parere favorevole di tutti. Se si vuole installare un ascensore nuovo, in un condominio in cui non è mai esistito, tutto ciò viene considerato dalla legge come un’opera di innovazione, quindi bisogna procedere presentando la proposta all’assemblea dei condomini.
In particolare la materia è disciplinata dall’articolo 1121 del Codice Civile. In questo caso per ottenere l’approvazione dell’installazione è necessario che la maggioranza dell’assemblea condominiale voti favorevolmente.
Tuttavia dobbiamo specificare che è possibile procedere con l’installazione dell’ascensore nuovo anche quando non si raggiunge la maggioranza dei voti. Però tutto ciò incide sulla ripartizione delle spese. Infatti quando non si raggiunge la maggioranza le spese per l’intervento devono essere sostenute solo dai condomini favorevoli.
In queste situazioni si deve dimostrare che l’installazione non è un intervento che possa dimostrarsi dannoso per gli altri inquilini che non sono d’accordo e l’ascensore non rientrerà nelle proprietà comuni.
Quando tutti i condomini sono d’accordo, l’articolo 1123 del Codice Civile stabilisce come devono essere ripartite le spese. Si afferma che tutti i condomini sono tenuti a contribuire ai costi da sostenere in base proporzionale ai millesimi di proprietà.
L’articolo 1117 del Codice Civile stabilisce che tutti i condomini partecipano alle spese delle parti comuni anche per quanto riguarda i costi da sostenere per la manutenzione dell’ascensore, sempre in base ai millesimi di proprietà.