Apnee notturne, ecco un’altra opzione per il trattamento
3 Marzo 2018Tutti sanno come le apnee notturne sono in grado di provocare numerosi fastidi alle persone che ne soffrono. Questo tipo di disturbo viene provocato dall’ostruzione, che può essere totale oppure parziale, delle vie aeree. Il problema è che tale situazione non finisce solamente con il causare problemi al riposo notturno, ma può avere conseguenze particolarmente pericolose sia sulla salute generale che sulla quotidianità.
Al giorno d’oggi, sono state sviluppate numerose soluzioni adatte per favorire un riposo migliore nel corso delle ore notturne. E la tecnologia è diventata un alleato importante, con la realizzazione di dispositivi come il Night Shift, ovvero un sensore che viene inserito in una fascia cervicale che bisogna indossare prima di mettersi a letto.
La tecnologia ha portato un’evoluzione impressionante anche in altri settori, come quello del gambling online. Il gran numero di piattaforme che si stanno sviluppando sul web ha provocato spesso e volentieri un confronto con quelli reali: scopri quali sono i migliori casino terrestri del mondo.
Le apnee notturne colpiscono sempre più italiani
Secondo le ultime stime, pare che qualcosa come 6 milioni di persone in età lavorativa siano colpiti dalle apnee ostruttive del sonno. Questo tipo di condizione medica può insorgere in maniera differente. Ad esempio, si può parlare di apnea nel momento in cui si verifica l’interruzione del respiro per una tempistica che va da 10 secondi fino a 3 minuti.
Invece, si tratta di ipopnea nel momento in cui insorge un calo parziale della respirazione. Si parla di RERA, invece, quando il respiro è limitato e progressivamente si fa sempre più fatica a svolgere tale atto fino al momento in cui si verifica un rapido sblocco. Questa condizione medica colpisce piuttosto di frequente le donne, in modo particolare in seguito alla menopausa.
Le cause che provocano l’insorgere di tale condizione possono essere le più disparate. Tra quelle maggiormente diffuse troviamo sicuramente l’obesità, ma anche lo stato di sovrappeso, senza dimenticare un’ostruzione che colpisce le vie aeree superiori, ovvero il naso, la bocca oppure la gola. Anche un consumo eccessivo di alcol prima di coricarsi può provocare tale disturbo, così come la frequente assunzione di sonniferi.
Tutti coloro che soffrono di tale condizione, sono portati a russare in maniera decisamente più intensa fin dal primo momento in cui prendono sonno. I sintomi collegati sono numerosi: troviamo l’impotenza, sudorazioni durante le ore notturne, colpi di sonno, cefalea, sonnolenza diurna, notevole difficoltà a concentrarsi.
Prevenzione ed esami diagnostici
L’attività di prevenzione deve essere portata a termine in maniera tempestiva. Cominciare un’alimentazione più sana ed equilibrata è il primo passo, così come bisogna evitare anche di fumare e di bere alcolici, in modo particolare prima di coricarsi. Importante anche fare un’attività fisica costante, senza ovviamente esagerare.
Ci sono due esami, in modo particolare, che possono essere utili per diagnosticare questa condizione medica. È chiaro che i sintomi possono già indirizzare il medico verso una diagnosi, ma poi sono anche le misurazioni strumentali che tornano decisamente utili.
Troviamo la polisonnografia, che prevede la misurazione, nel corso delle ore di riposo notturno, di vari parametri, come ad esempio i livelli di ossigeno nel sangue, la mobilità respiratoria toracica, il flusso aereo e così via. Un altro esame spesso prescritto è la poligrafia respiratoria, che porta a controllare i più importanti segnali cardio-respiratori nel corso del sonno.